Tre grandi giri in un anno è possibile: Tadej Pogačar sulla prossima stagione (e il “pazzo” Roglič)
Negli ultimi anni, il nome di Tadej Pogačar è diventato sinonimo di successo e ambizione nel mondo del ciclismo. Dopo aver conquistato due Tour de France e numerosi altri successi prestigiosi, il giovane sloveno si prepara a un’altra stagione che promette di essere altrettanto emozionante. In una recente intervista, Pogačar ha fatto discutere con alcune dichiarazioni sorprendenti riguardo alla possibilità di affrontare tre grandi giri in un anno e ha condiviso i suoi pensieri sull’amico-rivale Primož Roglič, scherzosamente definendolo un “pazzo”.
L’idea dei tre grandi giri
Tadej Pogačar ha sempre dimostrato di essere un atleta audace, ma l’idea di correre tutte e tre le grandi gare a tappe – il Giro d’Italia, il Tour de France e la Vuelta a España – in un solo anno è qualcosa che pochissimi ciclisti nella storia hanno anche solo considerato. Tuttavia, il giovane talento sloveno sembra seriamente intenzionato a esplorare questa possibilità per la prossima stagione.
“Tre grandi giri in un anno è possibile,” ha dichiarato Pogačar durante l’intervista. “Sappiamo che è una sfida enorme, ma penso che con la giusta preparazione e un’adeguata gestione delle energie, potrei farcela.”
Nonostante il tono ambizioso, Pogačar ha ammesso che si tratterebbe di una decisione da prendere con il suo team, UAE Team Emirates, e di valutare attentamente come distribuire le energie e gestire il recupero tra le gare. “Correre il Giro, il Tour e poi la Vuelta non è qualcosa da prendere alla leggera. Sarebbe fondamentale bilanciare il carico di lavoro e la preparazione. Ma in questo momento della mia carriera, mi sento in grado di affrontare sfide del genere.”
La rivalità amichevole con Roglič
Un altro aspetto interessante emerso dall’intervista è stato il modo in cui Pogačar ha parlato del suo connazionale Primož Roglič. Sebbene i due siano rivali in gara, condividono un forte rispetto reciproco e un legame di amicizia che va oltre le competizioni. Pogačar ha scherzato su Roglič, chiamandolo “pazzo” per alcune delle sue decisioni coraggiose e imprevedibili in corsa.
“Primož è un pazzo, ma nel miglior senso possibile,” ha riso Pogačar. “È uno di quei ciclisti che non hanno paura di prendersi rischi. E questa sua capacità di sorprendere gli avversari lo rende uno dei ciclisti più pericolosi in gara.”
La stagione 2024 vedrà probabilmente un nuovo capitolo della rivalità tra Pogačar e Roglič. Mentre Pogačar si è concentrato principalmente sul Tour de France negli ultimi anni, Roglič ha dominato la Vuelta a España e ha recentemente aggiunto un titolo del Giro d’Italia al suo impressionante palmarès. Nonostante le rivalità in gara, Pogačar ha espresso grande ammirazione per l’etica del lavoro di Roglič e la sua capacità di mantenersi al vertice.
“È incredibile ciò che ha realizzato Primož. Nonostante le cadute e i momenti difficili, è sempre tornato più forte. Questo è qualcosa che rispetto moltissimo di lui.”
La preparazione per il 2024
Pogačar ha parlato anche della sua preparazione per la stagione 2024, anticipando alcune delle strategie che lui e il suo team potrebbero adottare. L’obiettivo principale rimane il Tour de France, ma l’idea di aggiungere anche il Giro d’Italia e la Vuelta a España nel suo calendario rende la stagione ancora più intrigante.
“Il Tour è sempre stato la gara principale per me, ma mi piacerebbe provare a vincere anche il Giro. E la Vuelta… beh, è una gara che ho sempre amato. Penso che sarebbe fantastico chiudere l’anno con una vittoria lì.”
Oltre ai grandi giri, Pogačar ha confermato che prenderà parte ad alcune delle classiche di primavera, come la Liegi-Bastogne-Liegi, una corsa che ha già vinto in passato. La sua versatilità come corridore lo rende uno dei pochi ciclisti capaci di competere sia nelle classiche che nei grandi giri, e questo lo pone in una posizione unica per tentare di realizzare imprese storiche nel 2024.
Il futuro del ciclismo sloveno
Con due dei migliori ciclisti al mondo provenienti dalla Slovenia, il futuro del ciclismo nel paese sembra luminoso. Pogačar ha riflettuto sul crescente interesse per il ciclismo in Slovenia e ha espresso il desiderio di ispirare le nuove generazioni di ciclisti.
“È incredibile vedere come il ciclismo stia crescendo in Slovenia. Quando ero più giovane, non c’erano così tanti ciclisti a livello mondiale. Ora, con me e Primož, vedo sempre più giovani avvicinarsi a questo sport. Spero che possiamo continuare a ispirarli e magari un giorno vedere un altro sloveno vincere grandi corse.”
L’intervista ha offerto uno sguardo entusiasmante su quella che potrebbe essere una delle stagioni più impegnative e ambiziose della carriera di Tadej Pogačar. L’idea di competere in tre grandi giri in un anno potrebbe sembrare folle a molti, ma se c’è qualcuno in grado di farlo, è proprio Pogačar.
Con la sua mentalità vincente, il suo talento eccezionale e una preparazione meticolosa, non c’è dubbio che il 2024 sarà un anno da ricordare per il giovane sloveno. E con l’aggiunta della sua rivalità amichevole con Primož Roglič, i tifosi di ciclismo possono aspettarsi uno spettacolo imperdibile.
