Il vincitore del Gran Premio F1 del 20/10/2024 tenta l’approccio del “giro facile” alla Tadej Pogačar
Il 20 ottobre 2024, la Formula 1 ha vissuto un momento unico nel post-gara quando il vincitore del Gran Premio ha riflettuto scherzosamente su come si sia ispirato alla superstar del ciclismo Tadej Pogačar per adottare una strategia di gara che ha definito come un “giro facile”. Questo riferimento ha suscitato curiosità, specialmente considerando il recente dominio di Pogačar nel ciclismo professionistico, dove spesso finisce le gare con un’apparente facilità che dall’esterno sembra quasi naturale.
La gara, tenutasi su un circuito ad alta velocità con condizioni meteorologiche impegnative, è stata duramente contesa. Tuttavia, il pilota vincitore, noto per le sue abilità tecniche e la capacità di gestire il ritmo di gara, ha affermato che la vittoria è arrivata proprio grazie all’adozione di un approccio “alla Tadej Pogačar”, qualcosa di insolito nel mondo del motorsport.
Una nuova strategia in F1?
La Formula 1 è tradizionalmente uno sport in cui la spinta al limite, la precisione e le strategie complesse dominano l’approccio dei piloti. Tuttavia, dopo la gara, il vincitore ha descritto come avesse cambiato mentalità prima di questo Gran Premio. Ha menzionato di aver seguito da vicino la carriera di Pogačar, in particolare la sua capacità di mantenere la compostezza sotto pressione, facendo sembrare gli sforzi più duri quasi rilassati.
Pogačar, vincitore di più edizioni del Tour de France e di molte altre prestigiose gare ciclistiche, è spesso lodato per il suo stile di pedalata fluido e per il modo in cui affronta salite intense o lunghe tappe con una facilità apparente. Nell’intervista post-gara, il pilota ha scherzato: “Pensavo, e se oggi prendessi la mentalità di Pogačar? Sapete, mantenere quel ritmo fluido e costante, lasciando che tutto vada al suo posto senza pensarci troppo. Non è stato facile, ma ha funzionato.”
La dinamica della gara: dove ha pagato il “giro facile”
Durante la gara, le condizioni erano complicate, con piogge intermittenti e temperature fluttuanti che aggiungevano complessità alle strategie sui pneumatici. Il pilota in questione è riuscito a evitare errori che hanno coinvolto gli altri concorrenti, tra cui errori nei cambi gomme e nelle soste ai box. Ha mantenuto un atteggiamento calmo, evitando rischi inutili nelle prime fasi della gara e conservando le prestazioni della vettura per le fasi finali.
Questo approccio costante contrastava con quello di molti avversari che lottavano per trovare aderenza sulla pista mutevole. “Non volevo spingere troppo e entrare in battaglie inutili. È lì che ho pensato a come Pogačar affronta le lunghe salite. Non attacca fino a quando non è assolutamente necessario. Questa era la mia mentalità oggi”, ha spiegato il pilota.
Proprio come la capacità di Pogačar di aspettare fino ai momenti finali di una gara per sferrare mosse decisive, anche questo pilota di F1 ha mostrato pazienza, conservando le gomme e il carburante della vettura, mentre monitorava gli avversari. Solo negli ultimi 10 giri ha fatto la sua mossa, sfruttando un’opportunità emersa quando altri piloti lottavano con l’usura delle gomme e la mancanza di grip.
L’effetto Pogačar: ispirazione oltre il ciclismo
L’influenza di Tadej Pogačar sembra espandersi oltre il ciclismo. Con il suo stile di guida calmo, calcolato, ma potente, ha ridefinito cosa significhi dominare una gara. Anche sotto pressione, il comportamento rilassato di Pogačar e la sua capacità di far sembrare le gare “facili” stanno ora servendo da modello per atleti di altre discipline, compresa la Formula 1.
Alla domanda su quanto questa mentalità abbia fatto la differenza, il pilota ha risposto: “Ovviamente, è sempre F1, e qui si tratta di macchine, non di biciclette, ma il lato mentale dello sport ha molte sovrapposizioni. Sono un grande fan di Pogačar da un po’ di tempo, e guardarlo gestire situazioni difficili con la testa fredda mi ha dato una prospettiva diversa sulla corsa. Oggi non avevo paura di prendermi il mio tempo e fidarmi che il momento giusto sarebbe arrivato. E così è stato.”
Reazioni nel mondo del motorsport e del ciclismo
L’inaspettato riferimento a Pogačar ha subito attirato l’attenzione delle comunità del motorsport e del ciclismo. I fan di entrambe le discipline hanno iniziato a tracciare paralleli tra gli approcci dei due atleti, evidenziando come la forza mentale e la gestione della gara siano altrettanto cruciali quanto la velocità e la precisione per vincere le competizioni più importanti.
Lo stesso Tadej Pogačar ha reagito sui social media, pubblicando un messaggio di congratulazioni al pilota di F1 con la didascalia: “Felice di ispirare! #GiroFacile”, accompagnato da un’emoji che strizza l’occhio. Il post ha ulteriormente cementato l’appeal crossover tra i due sport, con i fan del ciclismo che lodano Pogačar per la sua influenza più ampia e gli appassionati di motorsport che hanno elogiato il pilota di F1 per la sua adattabilità nel giorno della gara.
Il “metodo Pogačar” cambierà le tattiche in F1?
Anche se il commento sul “giro facile” potrebbe essere stato fatto in modo scherzoso, solleva domande interessanti su come i piloti potrebbero affrontare le future gare di F1. L’idea di concentrarsi sulla costanza e sulla precisione, piuttosto che sull’aggressione totale dall’inizio alla fine, potrebbe influenzare lo sviluppo delle strategie di gara, specialmente in una lunga stagione di Gran Premi, dove la gestione delle gomme e il risparmio energetico giocano un ruolo cruciale.
Alcuni commentatori di motorsport hanno notato che il successo del pilota vincitore usando questa mentalità potrebbe portare a un cambiamento nel modo in cui certi piloti impostano il ritmo di gara. Un analista ha affermato: “Abbiamo visto nel ciclismo che conservare le energie fino al momento perfetto per attaccare è fondamentale, e in Formula 1 non è diverso. Potremmo vedere più piloti tentare di gestire le loro gare con questo approccio a lungo termine, simile a quanto abbiamo visto oggi.”
Il Gran Premio del 20 ottobre 2024 sarà ricordato non solo per le difficili condizioni meteo o per i giri finali mozzafiato, ma per il tributo del vincitore di gara all’approccio di Tadej Pogačar alla competizione. Adottando una mentalità di calma e gestione strategica del ritmo, il pilota di F1 è riuscito a ottenere una vittoria spettacolare, ricordando ai fan che a volte l’aspetto mentale dello sport è tanto importante quanto quello fisico.
Sia nel ciclismo che nel motorsport, la capacità di apparire senza sforzo di fronte a una competizione ad alta pressione è un dono raro, e il vincitore di oggi ha dimostrato quanto questo dono possa essere prezioso quando tradotto tra diverse discipline. Se vedremo più strategie ispirate a Pogačar in Formula 1 resta da vedere, ma è chiaro che i due sport, seppur molto diversi, condividono un terreno comune nell’arte di padroneggiare la resistenza e il tempismo.
