Non solo una gara, ma un viaggio — Pogačar e la sua fidanzata con un messaggio sincero a chi è sempre stato al loro fianco”
Per chi guarda il ciclismo da fuori, una gara può sembrare solo una questione di chilometri, cronometri e posizioni in classifica.
Ma per Tadej Pogačar, due volte vincitore del Tour de France e simbolo di determinazione e talento, ogni corsa è molto di più. È un cammino che intreccia sacrificio, speranza e amore.
E quel cammino non lo ha mai percorso da solo. Al suo fianco, sin dai primi passi, c’è la sua fidanzata — la persona che ha visto ogni sua vittoria e ogni sua sconfitta, ogni trionfo pubblico e ogni silenziosa lotta privata.
Dopo una stagione intensa, segnata da successi, ma anche da momenti di fatica e pressione, Pogačar e la sua compagna hanno deciso di parlare apertamente.
Non con i toni freddi di un comunicato ufficiale, ma con le parole calde e sincere di chi sente il bisogno di ringraziare dal profondo del cuore
Un messaggio dal cuore
In un video condiviso sui social, i due sono apparsi fianco a fianco, seduti in un ambiente semplice, lontano dalle luci accecanti delle competizioni. I loro volti tradivano emozione e gratitudine.
“Questa non è stata solo una gara, è stato un viaggio,” ha detto Pogačar, guardando per un attimo verso la sua compagna prima di rivolgersi alla telecamera.
“Un viaggio che non abbiamo mai percorso da soli. Ogni incoraggiamento, ogni striscione visto lungo la strada, ogni applauso e messaggio di sostegno… ci hanno spinti avanti nei momenti in cui le gambe erano stanche e la mente cercava scuse per fermarsi.”
La sua fidanzata ha annuito, stringendogli leggermente la mano, e ha aggiunto:
“La gente vede le medaglie, i trofei, le foto sul podio. Ma dietro a ogni vittoria ci sono giornate intere di allenamenti durissimi, delusioni, infortuni, e momenti in cui la motivazione vacilla. In quei momenti, sapere che là fuori c’erano persone che credevano in noi ha fatto la differenza.”
Il viaggio condiviso
Pogačar ha spiegato che, anche se in gara pedala fisicamente da solo, nella sua mente non è mai davvero solo.
“Sento sempre la sua presenza accanto a me, e con il calore dei tifosi è come se migliaia di persone pedalassero insieme a noi. Ogni sguardo incoraggiante lungo la strada è come una spinta in più sui pedali.”
La coppia ha raccontato di ricevere messaggi da ogni parte del mondo: in sloveno, inglese, italiano, francese, spagnolo… “A volte non capiamo subito tutte le parole,” ha raccontato lei sorridendo, “ma l’emozione che ci arriva è universale.”
Hanno ricordato anche momenti speciali che non hanno nulla a che fare con i riflettori: come il pomeriggio passato a bere un caffè in un piccolo bar di montagna dopo una tappa estenuante, o le risate condivise la sera prima di una gara importante per scaricare la tensione.
Oltre lo sport
“Il ciclismo mi ha insegnato molto,” ha detto Pogačar, “ma soprattutto mi ha insegnato che i veri legami umani contano più di qualsiasi risultato. Le medaglie possono perdere la loro lucentezza, ma le persone che camminano al tuo fianco restano luminose per sempre.”
La sua fidanzata, emozionata, ha aggiunto: “Non dimenticheremo mai come i tifosi ci hanno fatto sentire parte di una grande famiglia. Anche nei giorni in cui le cose non andavano bene, abbiamo sentito il loro affetto come un abbraccio collettivo.”
La promessa
Hanno concluso il loro messaggio con parole che hanno colpito il cuore dei fan:
“La strada davanti a noi è ancora lunga,” ha detto Pogačar, “e sappiamo che ci saranno salite e discese, proprio come in ogni corsa. Ma qualunque cosa accada, continueremo a vivere questo viaggio insieme. E speriamo che voi sarete sempre lì, a pedalare con noi, anche solo con il pensiero.”
Il loro ringraziamento non era solo una formalità: era un invito a far parte, ancora e sempre, di una storia fatta di passione, sacrificio, vittorie e amore.
